Con il termine Prevenzione, si intende una serie di interventi, anche di natura sanitaria, atti ad evitare che un tumore si verifichi.

La Prevenzione, quindi, si indirizza in 2 obiettivi:

  • eliminazione di fattori, agenti cancerogeni;
  • eliminazione degli stati, delle condizioni favorevoli l’azione degli agenti cancerogeni.

Se da un lato l’intervento deve essere rivolto verso la bonifica dell’ambiente che ci circonda, dall’altro i singoli individui devono modificare abitudini o stili di vita e di lavoro, che in qualche modo comportino l’assunzione di sostanze cancerogene o ne favoriscano la diffusione.

La prevenzione è una strada obbligata per ridurre gli oneri della sanità pubblica. Essa viene espressa su due fronti, quello dell’informazione e della motivazione e quello della dissuasione. Così si promuove la consapevolezza delle conseguenze nocive di determinati comportamenti e di quelle positive di altri e si sanziona chi adotta condotte sconsiderate.

Questo perché il cittadino non adotti stili di vita a rischio che accrescono gli indici di morbilità ed aumentano i costi delle cure, affermando il diritto della società a non doversi far carico delle conseguenze della poca diligenza dei suoi membri. Informazione e motivazione devono anche promuovere l’osservanza dei divieti e la considerazione per le sanzioni.

La prevenzione, con gli effetti che si manifestano in tempi lunghi, non è riuscita a contrastare sufficientemente l’incremento della spesa sanitaria derivante dall’aumento dell’età media dei pazienti e della complessità delle cure. Bisogna cercare ogni possibile sinergia che permetta di aumentarne efficienza ed efficacia.

L’interfaccia sistema sanitario utente può offrire occasioni di questo genere integrando l’offerta ed ottimizzando i percorsi di cura. Essa, se opportunamente organizzata, può essere presidiata oltre che con persone delle aziende sanitarie, con persone di associazioni onlus.